Sostenibilità: in vigore nuova legge contro lo spreco alimentare. Ecco cosa prevede

24 Agosto 2016

Basta con gli sprechi alimentari. E’ questo l’obiettivo della nuova legge, approvata definitivamente dal Senato che punta ad incrementare il recupero e la donazione delle eccedenze alimentari, con priorità della loro destinazione per assistenza agli indigenti.

 

Il provvedimento mira anche a favorire il recupero di prodotti farmaceutici e a contribuire a limitare gli impatti negativi sull’ambiente e all’educazione dei cittadini per diminuire gli sprechi alimentari. Ma vediamo alcune delle principali novità introdotte dalla nuova legge.

Semplificazione burocratica. Donare diventa più semplice grazie alle disposizioni di carattere tributario e finanziario della legge. Vengono previsti tagli degli adempimenti burocratici, e introdotte modalità e requisiti semplificati di comunicazioni telematiche all’amministrazione finanziaria. Le disposizioni si aggiungono a quelle già contenute nella legge di Stabilità 2016 che ha alzato la soglia di comunicazione della donazione da 5 a 15 mila euro.

Rafforzamento tavolo indigenti del ministero delle Polithiche agricole. Viene potenziato il ruolo del Tavolo indigenti del Mipaaf, che vedrà la partecipazione anche delle organizzazioni agricole insieme a enti caritativi, industria e grande distribuzione già rappresentate. Previsto un finanziamento di 2 milioni di euro per l’acquisto di alimenti da destinare agli indigenti. Il ministero ha già avviato un’attività virtuosa di recupero degli sprechi e donazione agli indigenti. Proprio poco è attivo il bando Agea per l’acquisto di latte crudo da trasformare in UHT e donare ai più bisognosi. Si tratta della prima tranche da 2 milioni del piano complessivo di acquisti da 10 milioni di euro.

Sostegno all’innovazione contro lo spreco. Si istituisce un Fondo presso il Ministero delle politiche agricole con dotazione di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2016, 2017 e 2018, destinato al finanziamento di progetti innovativi – che possono prevedere il coinvolgimento di volontari del Servizio civile nazionale – finalizzati alla limitazione degli sprechi e all’impiego delle eccedenze, nonché per promuovere la produzione di imballaggi riutilizzabili o facilmente riciclabili.

Incentivi. I Comuni hanno la facoltà di applicare un coefficiente di riduzione della tariffa sui rifiuti alle utenze non domestiche (TARI) relative ad attività produttive che producono e distribuiscono beni alimentari, in caso di donazione gratuita agli indigenti.

Linee guida per la riduzione degli sprechi nelle mense pubbliche. Il ministero della Salute potrà emanare Linee guida per gli enti gestori di mense scolastiche, aziendali, ospedaliere, sociali e di comunità, al fine di prevenire e ridurre lo spreco connesso alla somministrazione degli alimenti.

Soddisfazione per l’approvazione del provvedimento è stata espressa dalle associazioni agricole. In particolare la Cia ha sottolineato come in un’epoca in cui la sicurezza alimentare e la sostenibilità della produzione agricola diventano sfide da affrontare con sempre maggiore urgenza, ridurre lo spreco è un obbligo necessario. “Si tratta di un problema che coinvolge tutti gli anelli della filiera alimentare, inclusi i consumatori, chiamati a un’assunzione di responsabilità per garantire il diritto a cibo sano, sicuro e sufficiente per tutti. Nonostante dal 2008 a oggi le cifre dello spreco alimentare sono diminuite del 30% in Italia, complice anche la crisi, ancora oggi si buttano nella pattumiera 5 milioni di tonnellate circa di prodotti commestibili l’anno” ha detto la Confederazione italiana agricoltori.

“Questa legge è una delle più belle e concrete eredità di Expo Milano 2015. L’abbiamo presentata lo scorso anno nel nostro “Piano SprecoZero” proprio durante l’Esposizione universale ed è una traduzione in fatti dei principi della Carta di Milano” ha commentato il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina.

“Un provvedimento che conferma l’Italia alla guida della lotta agli sprechi alimentari, che ancora oggi hanno proporzioni inaccettabili. 12 miliardi di euro solo nel nostro Paese. Con questa norma ci avviciniamo sempre di più all’obiettivo di recuperare 1 milione di tonnellate di cibo e donarle a chi ne ha bisogno attraverso il lavoro insostituibile degli enti caritativi. È molto importante il rafforzamento del tavolo indigenti del nostro Ministero, che ora potrà diventare un vero e proprio laboratorio operativo per ridurre gli sprechi e aumentare l’assistenza ai più bisognosi. Un modello che ci rende unici in Europa e che punta ad incentivare e semplificare il recupero più che a punire chi spreca” ha concluso il ministro.

 

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