UE definisce nuovi obiettivi di riciclaggio dei rifiuti

7 Luglio 2014

In attesta che la nuova Unione Europea definisca le proprie istituzioni e che possa poi mettere mano alle tre direttive sui rifiuti, discariche, e l’imballaggio, intanto la Commissione europea uscente Mercoledì (2 luglio) ha disposto nuovi obiettivi per incrementare il riciclaggio e frenare la produzione dei rifiuti in tutta l’Unione.

I piani sono parte di un più ampia iniziativa denominata “economia circolare” (che mette in soffitta il concetto superato di sviluppo sostenibile) in cui i prodotti, invece di essere gettati via, devono essere riutilizzati, riparati, riciclati o comunque recuperabili sotto qualsiasi forma.

L’idea è di ottenere che gli Europei arrivino a riciclare il 70 per cento dei rifiuti urbani e l’80 per cento dei rifiuti di imballaggio entro il 2030. Ma attenzione, non si sta parlando di tassi di raccolta differenziata, ma di tassi di effettivo recupero dei materiali.

Per raggiungere questi obiettivi si pensa anche a un divieto di conferimento in discarica entro il 2025 per la plastica, metalli, vetro, carta e cartone e rifiuti biodegradabili, ma per questo serve una direttiva del Parlamento e del Consiglio.

Ma la Commissione ha inoltre fissato un obiettivo politico di aumentare la produttività delle risorse del 30 per cento entro il 2030. L’obiettivo non vincolante è misurato sulla base della produttività del PIL rispetto al consumo di materie prime. Raggiungere gli obiettivi più alti, si dice, potrebbe creare circa 600.000 nuovi posti di lavoro.