Valanga di cibo nei rifiuti. Buttati 450 euro a famiglia

17 Ottobre 2019

Ogni giorno gettiamo 100 grammi a testa, 27 chilogrammi pro capite l’anno La Fao vuole azzerare la fame entro il 2030. Nel mondo 820 milioni i denutriti

Ci piace mangiare, ma continuiamo a sprecare cibo in abbondanza. Ogni giorno noi italiani ne gettiamo nell’immondizia cento grammi a testa che all’anno salgono a 37 chilI pro capite e 85 a famiglia. Tradotto in soldoni, nei rifiuti se ne vanno 450 euro a nucleo familiare, con costi di smaltimento sempre crescenti. Le cifre, tratte dal libro ’Il metodo spreco zero’ del professor Andrea Segrè, presidente di Last minute market, lasciano ancor più il segno nella ’Giornata internazionale dell’alimentazione’, promossa dalla Fao che snocciola i numeri della malnutrizione nel pianeta. Una piaga, che affligge una persona su tre, a fronte di un terzo del cibo prodotto su scala mondiale che si perde prima ancora di essere immesso sul mercato o è sprecato dalle famiglie.


Nel dettaglio la Fao conta 820 milioni di persone, che soffrono la fame, mentre sono 650 milioni gli adulti e 120 milioni i giovani, tra i cinque e 19 anni, alle prese con l’obesità. Le due facce della malnutrizione non risparmiano i bambini: oltre 40 milioni quelli in sovrappeso, 150 milioni i piccoli malati di rachitismo. Le patologie associate all’obesità gravono sui budget sanitari nazionali per duemila miliardi di dollari l’anno. Per Coldiretti in Italia sono 2,7 milioni gli affamati che nel 2018 sono stati costretti a chiedere aiuto per mangiare. Un goal da Champions lo si mette a segno solo se c’è una strategia e il gioco di squadra. Fa appello a una metafora calcistica per raggiungere l’obiettivo ’Fame Zero’ entro il 2030, il direttore generale della Fao, Qu Dongyu, nel suo intervento a Roma per la ‘Giornata internazionale dell’alimentazione’. «Abbiamo bisogno di una forte volontà e impegno politico – sono le sue parole –. Con la malnutrizione che colpisce una persona su tre nel mondo, dobbiamo investire nella nutrizione e per la nutrizione. Servono sistemi alimentari sani e sostenibili».


Mentre il premier Giuseppe Conte, presente in sala, candida Roma per il summit sui Sistemi Alimentari delle Nazioni Unite, in programma per il 2021, il capo dello Stato, Sergio Mattarella, impegnato negli Stati Uniti nel bilaterale con l’omonimo statunitense, Donald Trump, nel suo messaggio alla Fao scrive: «Non potremo realizzare uno sviluppo realmente sostenibile se non saremo in grado di eliminare al fame che continua ad affliggere oltre 820 milioni di persone, garantendo l’accesso universale a diete sane e sostenibili». Amara la riflessione del Papa che punta il dito proprio contro gli sprechi alimentari: «Quello che noi sprechiamo è il pane dei poveri. È crudele, ingiusto e paradossale che, ci sia cibo per tutti e, tuttavia, non tutti possano accedervi»


[fonte: QN]