Lavapiatti mobile, la sostenibilità a mensa

7 Giugno 2016

Studenti, docenti e personale del campus di Potenza sperimentano un nuovo modo di mangiare all’università, riducendo i rifiuti dell’80%.

Quanti piatti, bicchieri e posate in plastica si consumano giornalmente in una mensa universitaria? Il campus di Macchia Romana, a Potenza, getta nell’immondizia in media tutti i giorni circa 3.000 pezzi in plastica, includendo anche le bottiglie di acqua minerale. Una cattiva abitudine che può essere evitata. Occorre però informare e sensibilizzare mondo accademico e ristorazione collettiva sui costi ambientali ed economici derivanti dall’usa e getta, proponendo un’alternativa. Così nasce “La sostenibilità va a mensa”.

Per un’intera giornata studenti, docenti, personale tecnico amministrativo e consueti fruitori della mensa universitaria, hanno pranzato nelle stoviglie in melammina, policarbonato e acciaio in dotazione alla lavapiatti mobile, questo allegro rimorchio furgonato della Legambiente Basilicata che da un paio di anni è in giro per la regione, e non solo, a caccia di eventi di piazza da liberare dall’uso della plastica. La lavapiatti è stata a sagre, concerti, manifestazioni, kermesse gastronomiche come il Food and wine in progress di Firenze. Ideata e realizzata da Legambiente Basilicata con la partnership tecnica di Electrolux, che ha fornito le tre lavastoviglie industriali di ultima generazione a risparmio energetico, permette di lavare i piatti direttamente sul posto. Così, a questo speciale pranzo universitario a rifiuti zero, che ha visto mischiarsi tra la gente anche la rettrice dell’Università degli studi della Basilicata Aurelia Sole e il direttore amministrativo Lorenzo Bochicchio, ciascuno ha scelto da sé le pietanze proposte secondo il menu del giorno, come da consuetudine, servite nelle stoviglie poliuso della lavapiatti mobile. Sul tavolo, inoltre, brocche di acqua del rubinetto hanno preso il posto di bottiglie di acqua minerale in plastica e pane in cestino già affettato è stato sostituito da quello monoporzione imbustato.

«L’uso di stoviglie poliuso nelle mense universitarie è una buona pratica che speriamo di replicare e di rendere stabile nel nostro Ateneo – afferma Aurelia Sole, rettrice dell’Università degli studi della Basilicata – La riduzione dei rifiuti è un obiettivo che ci prefiggiamo di raggiungere insieme all’efficientamento energetico attraverso la campagna Mi illumino di meno e l’installazione di impianti fotovoltaici». Al termine del pranzo ognuno ha lasciato le stoviglie in predisposti punti di raccolta, dove ha buttato l’umido separatamente dal multimateriale. I volontari di Legambiente hanno provveduto al trasporto delle pile di piatti, bicchieri e posate nella lavapiatti mobile, pronta per il lavaggio. Il risultato è stata una riduzione dell’80% dei rifiuti normalmente prodotti. L’iniziativa, nell’ambito del progetto “Centro per la sostenibilità” sostenuto da Fondazione con il Sud, è quest’anno alla sua seconda edizione ed è stata anche premiata ad Expo come migliore azione per la categoria “associazioni” nella Serr 2014 (Settimana Europea Riduzione dei Rifiuti).

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