Rifiuti: 9 regioni raggiungono in anticipo gli obiettivi di riciclo Ue

25 Ottobre 2016

L’Unione europea ha fissato la scadenza al 2020, ma in Italia sono già 3.549 i Comuni a procedere alla trasformazione virtuosa del 50% dei materiali raccolti. I dati nel rapporto Anci-Conai presentato a Roma.

Nove su venti. A tanto ammontano le regioni che hanno raggiunto l’obiettivo del 50% dei rifiuti avviati al riciclo, cinque anni prima rispetto alla data fissata dall’Ue. Il dato emerge dal VI Rapporto Banca dati Anci-Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi), presentato lunedì 24 ottobre a Roma.

Le Regioni che riciclano – La Valle d’Aosta è la nuova entrata tra le amministrazioni virtuose e va ad aggiungersi a Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Marche e Sardegna. Una lista che a breve si potrebbe allungare ulteriormente con Campania, Toscana e Abruzzo, ormai prossime al raggiungimento della soglia.

Le città virtuose – In totale i Comuni che hanno superato il target europeo sono 3.549 con una crescita del 13% rispetto al 2014. Tra le aree metropolitane, Venezia entra a far parte della ristretta lista di città, composta da Milano e Torino, che hanno un tasso di avvio al riciclo superiore al 50%. Durante la presentazione del rapporto sono state premiate anche “le migliori novità del 2015” tra le quali compaiono Bergamo, Salerno e Padova.

Di più ma smaltiti meglio – Lo studio redatto da Anci e Conai registra un leggero aumento della produzione di rifiuti nelle zone urbane, + 0,78% rispetto l’anno precedente, che porta il consumo per abitante a 512 chilogrammi. Allo stesso tempo, però, il rapporto fotografa un incremento delle quantità di materiali di scarto avviati al riciclo che nel complesso ha consentito una diminuzione di emissioni di Co2 pari a circa un milione e ottocentomila tonnellate, con un raguardevole + 32,75% rispetto al 2014.

Il Sud in crescita- Filippo Bernocchi, delegato Anci a Energia e Rifiuti, ha spiegato che il rapporto “conferma l’immagine di un Paese a due velocità, con un Nord dotato di impianti più adeguati e di una maggiore sensibilità rispetto alla tematica”, ma con un Sud dal quale “arrivano segnali incoraggianti”. In Calabria, ad esempio, si registra un aumento della raccolta differenziata del 54,65% e incrementi significativi ci sono anche in Campania e Puglia. La situazione migliora ma non è ancora abbastanza. Bernocchi, infatti, avverte che “in assenza di provvedimenti straordinari difficilmente il Mezzogiorno riuscirà a centrare l’obiettivo del 50% di effettivo riciclo entro il 2020”.

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